Renzo Ranieri
Voce dei R5, oltre che ideatore del gruppo. Nato nel ‘96, nonostante la sua condizione di emiparesi spastica, si butta nel canto nel 2010, sotto spinta del suo compagno di avventure Matteo, partecipando ai laboratori musicali della ONLUS “Venite e Vedrete” di Santa Marinella.
Nel 2011 si iscrive ai corsi di canto e solfeggio della scuola musicale Lituus di Santa Marinella, sotto la guida della cantante lirica Francesca Iorio. Nel 2015, dopo la maturità, si iscrive per il perfezionamento presso il Saint Louis Music College di Roma.
Tenace e solidale, è il vero collante del gruppo, oltre ad essere la mente più ideativa e stravagante. I suoi gusti spaziano dall’hard rock al metal, con gruppi come Deep Purple, Iron Maiden, Black Sabbath, ma non disdegna il rock italiano come Litfiba, Negrita e Verdena.
Davide La Rosa
Detto “Dave”, chitarrista dei R5 e colui a darne l’impronta tipica.
Classe ‘99, il più piccolo della band, ma non per questo si lascia intimorire. Inizia a suonare la chitarra all’età di circa 13 anni, iscrivendosi alla Lituus, guidato dal maestro Roberto Pizzo.
Amante del funk e del blues, tra i suoi artisti preferiti troviamo chitarristi come Jimi Hendrix, Eric Clapton, John Mayer, David Gilmour, Stevie Ray Vaughan e gruppi che hanno segnato la storia come Led Zeppelin, Deep Purple, Pink Floyd e artisti di rilievo come Herbie Hancock e Stevie Wonder.
Umberto Nocchi
Tastierista dei Random5 e uno dei membri fondatori.
Classe ‘96, con la tastiera sfoga la sua indole più creativa, ispirandosi a gruppi come Deep Purple, Pink Floyd, The Who e tanti altri, creando synth a dir poco spaziali.
Matteo Bernardini
Conosciuto anche come “Tom”, inizia il viaggio da autodidatta suonando il pianoforte a 11 anni per poi approcciarsi alla batteria nel 2013 e fondare i R5 insieme a Renzo e Umberto.
Classe ‘96, è tra le menti creative principali del gruppo e si diverte a strimpellare anche il basso e la chitarra per scopi compositivi, che è la sua vera passione principale anche per conto proprio. Perfezionista maniacale, studente di Ingegneria Informatica, è colui che spinge il gruppo ad un approccio più professionale.
Ama il funk dei Vulfpeck e Cory Wong, ammira artisti intraprendenti come Jack Conte e Fabrizio Paterlini, ma si fa ispirare anche da Lydian Collective, Tesseract, Radiohead, senza trascurare l’elettronico dei The Glitch Mob e degli Infected Mushroom.
Stefan Kolar
È l’ultimo arrivato nella band impugnando il basso, tuttavia è tutto meno che bassista.
Del ‘96 anche lui, studia musica elettronica e composizione per colonne sonore e soundtrack presso il Saint Louis Music College di Roma.
Influenzato da grandi artisti elettronici come Skrillex, Deadmau5, Martin Garrix e Marshmello, ma anche da nomi come Hans Zimmer, Junkie XL e Ramin Djawadi, con qualche traccia etnica. Gli piace mischiare il vecchio e il nuovo, il vintage e il moderno.
Ha tante idee e si diverte a smontare quelle di Matteo, ma anche a darne spunto per trovare la giusta armonia e i giusti arrangiamenti.